Percorsi dell’acqua

Atena Lucana, Dalle Grotte al Tanàgro

Un percorso lineare unisce due luoghi di interesse: il Vallone Arenaccio e il fiume Tanàgro. La passeggiata inizia dall’area attrezzata posta ai piedi della parte più impervia del Vallone, andando però in direzione opposta. L’area è predisposta di tavoli per pic-nic, barbecue, fontana, parco giochi, servizi igienici e parcheggio, ubicati all’inizio di un sentiero che risale i due versanti montani e che costeggia una parete predisposta per le arrampicate sportive. Scendendo verso valle, si raggiunge il fiume, il cui pregio ambientale è rimarcato dall’essere identificato come area protetta regionale “Riserva naturale Foce Sele-Tanàgro”, istituita per la protezione dell’habitat fluviale. Il Vallone Arenaccio è indubbiamente l’area di maggior pregio ambientale di Atena Lucana. Alte falesie disegnano la profonda gola in cui scorre il corso d’acqua, lungo il quale sorgono i ruderi di un antico mulino ad acqua. Nella roccia si incuneano diverse grotte naturali o scavate dall’uomo, come nel caso di Grotta della Cava. La natura sedimentaria ha infatti permesso di sfruttare il luogo per l’estrazione dell’arena, dalla cui natura ha origine il toponimo Arenaccio. Le alte pareti rocciose del Vallone diventano l’habitat di diversi uccelli rapaci e del corvo imperiale, che facilmente si ammirano volteggiare elegantemente nel cielo. Anche nella storia locale l’Arenaccio riveste un ruolo di tutto rispetto, essendo vissuto da tempi antichissimi. Di qui passava la vecchia via, ora poco più di un sentiero, che conduceva al paese posto a picco sul cocuzzolo che affaccia a strapiombo sulla gola. Le stesse grotte molto probabilmente furono utilizzate già in epoca preistorica, sicuramente in epoca contemporanea. Gli anziani del luogo ne ricordano l’uso come rifugio durante la seconda guerra mondiale, ma anche come riparo dalla pioggia o luogo di appuntamento per innamorati.